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giovedì 30 aprile 2009

Lista Film Streaming q-r

Qualcuno volò sul nido del cuculo:da un romanzo di Ken Kesey: pregiudicato, trasferito in clinica psichiatrica, smaschera il carattere repressivo e carcerario dell'istituzione. La rivolta dura poco, ma lascia qualche segno. Premiato con 5 Oscar (film, regia, Nicholson e Fletcher, sceneggiatura di Bo Goldman e Laurence Hauben) – come non succedeva da Accadde una notte (1934) – è un film efficacemente e astutamente polemico sul potere che emargina i diversi e sul fondo razzistico della psichiatria. La sostanza del romanzo onirico di Kesey, scritto in prima persona, è depurata e trasformata in allegoria nell'adattamento scenico che ne fece Dale Wasserman e che forma la base della sceneggiatura. (Fu portato in scena nel 1963 da Kirk Douglas che spinse il figlio Michael a produrre il film.) Ottima squadra di attori che comprende anche il pellerossa W. Sampson.

Quando meno te lo aspetti:Helen Harris non potrebbe chiedere di più dalla vita. Adora il suo lavoro presso un'agenzia per modelle, la sua carriera sta per decollare, di giorno sta sulle passerelle e di notte nei locali più esclusivi della città. Ma tutto questo rischia di svanire quando nella sua vita fanno irruzione i tre figli di sua sorella: la quindicenne Audrey, Henry di 10 anni, e la piccola Sarah, di soli 5 anni...

Quando tutto cambia:April Epner ha 39 anni, è insegnante e si sta sposando con rito ebraico con un amcio d'infanzia, Ben. Circa un anno dopo la ritroviamo in crisi totale. I suoi tentativi di avere un figlio non hanno avuto successo. Ben, un adolescente mai cresciuto, non regge alla pressione e lascia, non senza avere fatto per l'ultima volta l'amore con lei. La madre adottiva muore. Proprio allora decide di venire allo scoperto la madre naturale Bernice, conduttrice televisiva di un talk show. In questo marasma di emozioni Epner sembra trovare conforto in Frank, divorziato di recente e con due figli uno dei quali va a scuola dalla protagonista. 'Sembra' trovare conforto perché un'altra problematica novità è in arrivo…
Per Helen Hunt davvero è cambiato molto in questi ultimi anni. Da una, in parte volontaria, scomparsa dal grande schermo al ritorno come regista al suo esordio e, al contempo, protagonista. Come al solito la titolazione italiana gioca sul fatto che il grande pubblico più adulto ha fatto in passato la prima vera conoscenza con lei grazie a Qualcosa è cambiato in cui doveva vedersela con il più che mai imprevedibile Jack Nicholson.
Da allora molto tempo è passato ma l'attrice californiana continua a sentirsi a suo agio con personaggi femminili che avvertono il peso del tempo che passa e sono afflitti da più o meno leggeri sensi di disagio. È quanto accade ad April che si vede succedere intorno nella prima parte del film tali e tanti eventi da far temere il rischio soap opera. Ma la Hunt sa controllare la sceneggiatura così come gli attori riuscendo a domare perfino Bette Midler alla quale conferisce quel tanto di calore e umanità che altri registi non hanno saputo valorizzare.
Intendiamoci, Quando tutto cambia non è un capolavoro ma riesce a trovare i toni giusti per raccontare quel bisogno di maternità e di sicurezza che tanto altro cinema trascura perché non 'vende'. Lo fa con l'attenzione per quei 'workers' che ancora esistono anche se sono sempre meno protagonisti. Così diventa tenero l'imbarazzo di April quando, invitata da Bernice in un ristorante di lusso e recatasi alla toilette vede le mance lasciate da chi l'ha preceduta. Lei mette una moneta nel cestino e si giustifica "Sono un'insegnante". Le insegnanti (made in Usa e non) capiscono.



giovinezza".

Quel Nano Infame è un film americano del 2006 con Marlon Wayans, Shawn Wayans, Kerry Washington, e Tracy Morgan. Il film è stato sceneggiato da Keenen, Marlon, e Shawn Wayans, e diretto da Keenen.

Appena uscito dal carcere, il nano criminale Calvin Sims (Marlon Wayans), si unisce a suo fratello Percy (Tracy Morgan), nel furto di un preziosissimo diamante, della gioielleria del poco raccomandabile Walken (Chazz Palminteri). La polizia sta per prendere i due malviventi, e per nascondere la refurtiva, Calvin nasconde il diamante nella borsa dell'inconsapevole Vanessa (Kerry Washington). Sapendo che Vanessa e il marito Darryll (Shawn Wayans), vogliono disperatamente un bambino, Percy studia un improbabile piano per recuperare il diamante. Sfruttando le sue piccole dimensioni, Calvin dovrà fingersi un bebè per introdursi in casa di Darryll E Vanessa. Convinti che si tratti di un inaspettato e gradito dono del cielo i due sposi decidono di adottare il "piccolo" Calvin, che approfitterà di ogni momento per tentare di recuperare il diamante. Ma anche Walken è sulle tracce del diamante...

Quel treno per Yuma è un film western del regista Delmer Daves del 1957.

Nel 2007 è stato realizzato un remake del film - con il medesimo titolo Quel treno per Yuma (3:10 to Yuma nella versione originale) - diretto dal regista James Mangold.

Dan, un allevatore in gravi difficoltà per la siccità, contribuisce alla cattura del fuorilegge Ben Wade ed accetta l'offerta di 200 dollari per scortarlo al carcere di Yuma ben sapendo che dovrà fronteggiare l'intera banda di Wade che aspetta l'occasione giusta per liberarlo.

La suspence cresce in attesa del treno delle 3 e 10 per Yuma e si acquisce il conflitto psicologico tra i due protagonisti.

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Ragazzi fuori è un film di Marco Risi del 1990.

Scritto e sceneggiato insieme ad Aurelio Grimaldi questo film rappresenta il seguito di Mery per sempre.

I personaggi sono sempre gli stessi ma l'ambientazione cambiata. I luoghi non sono più le celle del Malaspina di Palermo bensì la stessa città, nuda e cruda, nella quale si ritrovano questi ragazzi dopo l'uscita dal carcere minorile.
Ma il futuro che li attende non è florido, il passato precede i ragazzi del Malaspina, la disoccupazione e la paralisi del sistema siciliano gli impediranno di reinserirsi nella società, lasciandoli naufragare nel mare dell'illegalità e dell'illecito.
Natale, disoccupato, si guadagna da vivere rapinando; Antonino, venditore di patate abusivo, è ostacolato nella professione da vigili e finanzieri che in seguito gli sequestrano mezzo e merce, costringendolo, per mantenere i figli, a spacciare; Mery si prostituisce mentre Claudio, che si è rifatto una vita rincontra malcapitatamente il vendicativo Carmelo, a cui aveva cavato un occhio durante la permanenza al Malaspina...

Ratman_the movie:Un’ombra furtiva si aggira per le insicure strade della città, proteggendo i suoi abitanti. Un’ombra strana invero, con due grandi orecchie tonde sopra una testa ovoidale… Avete capito chi è? Ma certo che sì! È Rat-man, il supereroe con le orecchie da topo! Il paladino della Città Senza Nome! Una lunga e spassosa avventura del nostro eroe, che dovrà vedersela con la multinazionale Fraudolent e il suo omonimo spietato amministratore. Riuscirà la malvagia società a carpire il segreto dei superpoteri del Ratto? Una straziante quanto divertente parodia del capitalismo nostrano: pochi soldi per la ricerca, e certamente mal spesi! Il supereroe poco super e poco eroe nato dalla matita di Leo Ortolani, già un fumetto cult con migliaia di lettori in tutta Italia, interpreta il suo primo lungometraggio animato!

Ray:his kid can do it. He is the One (Questo ragazzo ce la può fare. E' lui l'uomo giusto.).
Le parole di Ray Charles a Hackford, il regista di Ray, quando The genius ascoltò suonare Jamie Foxx al piano agli albori del progetto, sono la migliore sintesi di cosa rappresenti il film biografico su uno degli artisti che hanno inventato la black music. E non solo.
Ray si apre sui colori forti del profondo sud statunitense, durante l'infanzia del giovane musicista. La vita per i coloured, così come venivano chiamati negli anni'40 gli afroamericani, non è facile. L'unica via di scampo per fuggire dalla povertà è trasferirsi in città in cerca di fortuna. Non certo favorito dalla sorte per una malattia infantile che lo conduce alla città, il giovane Ray va all'avventura, sull'onda del Gospel e del Country. Gli anni passano e il successo inizia a crescere. Prima una piccola casa discografica, dove sono nati i primi pezzi, What I'd say, I got a woman, poi l'ABC, major che porta Ray Charles nelle case di tutti. Questa è la storia che conosciamo, ma Ray, da biopic movie quale è, racconta, soprattutto, i lati oscuri dell'uomo Ray Charles. La schiavitù della droga e le relazioni controverse con le sue donne, cause di numerosi problemi fra cui un allontanamento per diverso tempo dalla scena musicale.
Di sicuro interesse per gli appassionati, Ray, corre il rischio di non essere compreso e accettato dai più, per affrontare temi prevalentemente legati alla cultura e a un periodo storico di un paese, che per tradizione è ancora lontano dal nostro. Il ritmo è lento, sincopato, e lo stile registico è canonico, descrittivo, se si eccettua per la fotografia, accurata e perfetta nei dettagli. Taylor Hackford lascia parlare il personaggio.
E' l'interpretazione di Jamie Foxx, a fare la differenza e a valere il prezzo del biglietto. Foxx, scelto per questo ruolo in seguito alla performance in Ogni maledetta domenica, suona il piano, come Ray, dall'età di 3 anni e da adolescente dirigeva un coro gospel. Nonostante non conoscesse nel dettaglio la musica del genio, l'attore, che rischia di vincere l'Oscar (grazie anche all'ottima performance in Collateral), ha frequentato scuole di braille, partecipato a sessioni di registrazioni soul e blues, e ha vissuto per dodici ore al giorno con gli occhi bendati, per capire realmente cosa significasse essere un non vedente. Non volevo solamente imitarlo, volevo catturare l'essenza del suo spirito, del suo modo di essere, ha dichiarato Foxx.
E' lui il mattatore, ed è impressionante come un film di due ore e mezza, possa reggersi sulle spalle di una persona sola. One man band. One man soul.

REC (o [●REC]):mentre voi dormite: questo il nome del programma televisivo condotto da Angela. Una notte nella vita di una caserma dei vigili del fuoco di Barcellona, seguita in diretta dalla ragazza e dal suo cameraman Pablo,proprio la macchina da presa del ragazzo diventa l'occhio dei due registi del film, Jaume Balagueró e Paco Plaza, finendo così per far coincidere il girato di «Mentre voi dormite» con il film stesso.
Una trovata non troppo originale (vedi The Blair Witch Project!) ma che calza alla perfezione a un film angosciante e vouyeristico come Rec: l'uscita dalla caserma per rispondere a quella che sembrava una chiamata di routine si trasforma infatti per la troupe televisiva e per i pompieri in un vero inferno senza vie di fuga.
Un inferno che anche lo spettatore finisce per vivere sulla propria pelle, intrappolato nella palazzina insieme ai personaggi, sotto l'occhio perennemente vigile della macchina da presa di Pablo, che è poi l'occhio dell'autore – o meglio, degli autori. L'occhio cinematografico, così spietato e inopportuno di fronte alla tragedia umana, diventa così anche l'unico testimone del teatro degli orrori che mettono in atto i vari personaggi – tutti ben caratterizzati e non privi di una certa dose di ironia, dalla mamma isterica e apprensiva, all'immancabile (per il genere horror) bambina dolcemente terrificante, fino al cameraman Pablo, credibile anche se inquadrato solo dalle caviglie in giù!
Il giovane spagnolo Balagueró, affermatosi con Nameless ma poi soprattutto con Darkness, torna a girare un horror genuino, fresco e per fortuna tutto spagnolo (anche nel cast, dopo il pessimo esperimento americano di Fragile!), ai livelli dell'altrettanto personale progetto "minore" di Para entrar a vivir, presentato a Venezia 2006, che fa parte della serie Peliculas para non dormir.
Unendo le sue forze con il giovane connazionale Paco Plaza (Second Name) e giocando la carta della semplicità, è riuscito con successo in questo non facile esperimento di rinnovamento di un genere ormai inflazionato, creando un concentrato di terrore che non deluderà gli appassionati e farà saltare sulla sedia anche i più scettici.


Ricomincio da capo è un film del 1993 diretto da Harold Ramis con Bill Murray e Andie MacDowell.

Nel 2006 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

Ramis, regista fino ad ora di filmetti demenziali a basso quoziente intellettuale, è stato baciato dalla fortuna. Infatti ha ricevuto il soggetto di Danny Rubin che è quanto di più paradossale e originale sia capitato negli ultimi anni. Bill Murray è un insopportabile meteorologo in trasferta a Punxsutawney. Nella ridente cittadina montana sta infatti per essere celebrata la "giornata della marmotta". È in tandem con una produttrice, Andie MacDowell, piuttosto conformista. Per uno scherzo del destino il protagonista si trova a dover rivivere la medesima giornata all'infinito. Pur essendo comico il film è anche una riflessione sull'alienazione e sul malessere della società.

Ricomincio da tre è un film diretto dal regista Massimo Troisi. È il primo film dietro la macchina da presa dell'attore napoletano. Uscito nel 1981, fu un grande successo di pubblico e critica, tanto da valergli incassi record e numerosi David di Donatello tra cui miglior film e miglior attore. Troisi è Gaetano, un napoletano che si trasferisce a Firenze e deve combattere contro la diffidenza che accompagna qualsiasi napoletano. Gaetano è timido quasi all'inverosimile e ne esce fuori una commedia brillante e scorrevole, con scene divenute negli anni veri e proprio tormentoni. In questo piccolo capolavoro cinematografico Troisi prende per mano ed allo stesso tempo ribalta lo stereotipo del napoletano. Se i partenopei devono essere simpatici, decisi, allegri, Gaetano è insicuro, chiuso, imbranato. Saranno proprio tutte queste caratteristiche che lo porteranno ad avere rapporti conflittuali con l'amico Lello (Lello Arena), la zia convivente con un altro uomo, la fidanzata femminista Marta (Fiorenza Marchegiani).



Rocky Balboa è un film del 2006 diretto da Sylvester Stallone.

Scritto, diretto, interpretato e prodotto da Sylvester Stallone che, 16 anni dopo Rocky V, torna ad interpretare uno dei personaggi che gli stanno più a cuore, il pugile italo-americano Rocky Balboa, con quello che è il sesto e presumibilmente l'ultimo film della fortunata saga iniziata nel 1976.

Adriana è morta, e Rocky da qualche tempo, malinconico, gestisce un ristorante con discreto successo. La sua è una vita tranquilla, fatta di lavoro e di valori, dalla relazione con il figlio all'amicizia con il vecchio Paulie. A Rocky, però, manca qualcosa per ritornare a credere, dopo il lutto subito. La Boxe.
C'è qualcosa di nuovo nel personaggio eroico, manifesto del sogno americano, incontrato vent'anni prima sulle strade di Philadelphia. O forse, qualcosa di nuovo non c'è fra il Rocky del 1976 e Rocky Balboa del 2006, perchè in entrambi i casi la figura dell'eroe buono è alla ricerca del cambiamento, di un nuovo inizio, di qualcosa che gli consenta di scorgere uno spiraglio di luce.
Rocky oggi, ha infatti perso ciò che ama (Adriana) e paradossalmente conduce con successo l'attività di ristoratore, ma questo non gli basta, perchè lui è carnale, attaccato ai valori che contano (la famiglia, l'amicizia, la lealtà) e quel locale trendy, in cui gira fra i tavoli da buon padrone di casa raccontando ai clienti le sue storie di boxe, è perfino troppo. Il parallelo fra il ring dell'esistenza, su cui conquistare le vittorie è sempre molto difficile, e il ring sportivo, della durata di 15, 12, 10 riprese, reiteranti, che terminano e iniziano continuamente, ora è più concreto...


Roma città aperta è un film del 1945 diretto da Roberto Rossellini.Girato in bianco e nero e considerato uno dei capolavori del neorealismo - corrente artistica che si è estesa in vari campi dell'arte del Novecento e che ha descritto l'Italia degli anni immediatamente susseguenti la fine della seconda guerra mondiale - il film è il primo della cosiddetta Trilogia della guerra, poi proseguita con Paisà e Germania anno zero.Presentato in concorso al Festival di Cannes 1946, ottenne il Grand Prix come miglior film. Vinse anche tre Nastri d'Argento, per la miglior regia, la miglior sceneggiatura e la migliore attrice non protagonista (Anna Magnani).Il film ottenne anche una nomination al Premio Oscar come migliore sceneggiatura originale.

Roma violenta:esonerato dall'incarico per i suoi metodi violenti e poco ortodossi, il commissario Betti si mette a disposizione di un avvocato, organizzatore e finanziatore di una squadra di vigilantes che si fanno giustizia privata, eliminando i delinquenti. Scritto in modi truci e trucidi da Vincenzo Mannino, è un poliziottesco all'italiana che si conclude ipocritamente con l'ammonizione a non farsi giustizia da sé, moraletta appiccicata con la saliva. Si vale di una regia stenta e stinta che scopiazza male i modelli hollywoodiani. Prodotto da Edmondo Amati, incassò più di 2 miliardi e mezzo e lanciò M. Merli come effimero divo seriale col medesimo personaggio. Musiche dei fratelli Guido e Maurizio De Angelis.

Romanzo criminale(secondo tempo) è un film di Michele Placido del 2005, tratto dall'omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo del 2002.

Il film si è aggiudicato 8 David di Donatello 2006, 5 Nastri d'argento 2006, e 2 Ioma 2006.

Roma, anni settanta. Tre giovani della piccola malavita romana, il Libano (Pierfrancesco Favino), il Freddo (Kim Rossi Stuart) e il Dandi (Claudio Santamaria), amici d'infanzia e compagni sin dai primi piccoli furti si accordano cercando di formare una fitta rete di alleanze tra tutti i "pesci piccoli". Il film inizia con alcuni ragazzini poveri che rubano un'auto, ad un posto di blocco investono un agente ma riescono a scappare. Nel rifugio, una roulotte vicino alla spiaggia, decidono i loro soprannomi (ed il loro destino), arriva la polizia e scappano ma vengono presi. il Libanese si ferisce alla gamba, il Dandi scappa, e Andreino muore. Alcuni anni dopo il Libanese attende il Freddo all'uscita del carcere e insieme ad altri compiono un sequestro di persona. Formato il gruppo con altri piccoli criminali, tra i quali il Nero (Riccardo Scamarcio), uno spietato neonazista, il loro primo atto è il sequestro del Barone Rosellini, un ricco possidente, poi ucciso non prima di aver ottenuto un congruo riscatto.


Rounders:Mike McDermott (Matt Damon) è un ex giocatore di carte, che ora però studia legge e ha una ragazza. Ma quando un vecchio amico uscito dal carcere si trova in grossi guai economici, Mike decide di tornare al tavolo verde per aiutarlo.

Rush Hour 2: Colpo grosso al Drago Rosso è un film commedia-poliziesco del 2001 con protagonisti Jackie Chan e Chris Tucker. È il sequel del film del 1998 Rush Hour, ed a sua volta ha avuto ultro seguito nel 2007, Rush Hour 3: Mission Parigi.

Mentre i detective Lee (Jackie Chan) e Carte (Chris Tucker) si trovano a Hong Kong per trascorrere una meritata vacanza, nell'ambasciata americana esplode un ordigno che uccide due poliziotti che stavano indagando su un caso di dollari falsi. Lee decide di indagare sull'accaduto, trascinandosi dietro anche il riluttante Carter,. Sospettato dell'attentato all'ambasciata è Ricky Tan (John Lone) ex-compagno di Lee, diventato un capo della mafia cinese.

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