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mercoledì 29 aprile 2009

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I tredici spettri (anche conosciuto come Thirteen Ghosts) è un film horror diretto da Steve Beck. È un remake di 13 Ghosts (1960) di William Castle. Esso segue, a sua volta, il remake di un altro film di William Castle, House on haunted hill.

Una famiglia eredita da un eccentrico zio una una vecchia villa isolata, ristrutturata in modo spettacolare. Nei labirinti della casa e' custodito un diabolico libro e nei sotterranei, fantasmi potenti e crudeli sono pronti ad esercitare la loro temibile vendetta.

I figli degli uomini è un film di fantascienza del 2006, diretto da Alfonso Cuarón, tratto dall'omonimo romanzo della scrittrice britannica Phyllis Dorothy James.

2027. In un futuro non troppo distante, in cui il mondo non può più procreare, l'Inghilterra rimane unica zona franca, per non confrontarsi con le guerriglie urbane. Theo (Clive Owen), rapito da Julian (Julanne Moore), una donna attivista amata in passato, ha una grande responsabilità. Dovrà condurre salva una giovane donna fino a un santuario sul mare, e dare la possibilità al mondo di evitare l'estinzione.
Sulla linea degli scrittori utopistici e futuristici, P.D.James ha scritto il romanzo da cui è tratto il film, in cui Cuaròn fin dalle prime sequenze ci illustra un mondo grigio, oppressivo, incolore, fra il pre-industriale (le costruzioni e i palazzi sembrano proprio quelli della "industrial revolution"), e il post-atomico, (per la scarsità di vegetazione). Londra appare come non cambiata, se non per i mercati ai bordi delle strade e gli autobus a due piani completamente scrostati dal tempo. In questo ambiente senza profondità si muovono i protagonisti. Ne sono una conferma gli stereotipi del multirazzialismo e del multilinguistico (quello che sarà non è per forza diverso da quello che è oggi). Nel panorama così definito, la macchina da presa segue Theo-Clive Owen in tutte le situazioni, come un inviato di guerra in una visione quasi documentaristico-soggettiva del futuro per acuire il senso di chiuso, di claustrofobia, e di mancanza di certezze. Ne è un esempio la guerriglia che, all'esterno della zona franca, appare come uno spaccato del conflitto jugoslavo, dove tutti sparano a tutti, e un proiettile vagante ha il potere di cambiare il personale futuro (la sequenza dei carrarmati che colpiscono una palazzina, è una scena di guerra impressionante). Per antitesi, la speranza di vita, rinascita di un "nuovo mondo", è l'unica apertura del film all'ottimismo, in un percorso al buio, in cui il caso regna sulle esistenze di tutti. Children of Men è un film corale, è dell'umanità, (si propone raramente come singolo, per esempio nel caso dello scienziato Justice, Michael Caine, eremita per scelta ai bordi della società), perchè il futuro della terra non è dellindividuo singolo. È semplicemente globale.

I magnifici sette (The Magnificent Seven) è un film del 1960, diretto da John Sturges e interpretato, tra gli altri, da Yul Brynner, Robert Vaughn e Steve McQueen.

Liberamente ispirato al film di Akira Kurosawa I sette samurai, cui Sturges paga tributo, il film ripropone, nella chiave di lettura della frontiera americana del XIX secolo, i temi dell’onore, dell’amicizia virile e del rifiuto di fronte all’ingiustizia che già Kurosawa aveva affrontato nel suo film di sei anni prima, ambientato nel Giappone dell’età feudale.

L’azione si svolge intorno al 1880, in un paese alla frontiera tra gli Stati Uniti e il Messico. Chris Adams (Yul Brynner), un pistolero professionista, viene ingaggiato dal capo del villaggio messicano di Ixcatlan perché ne protegga i contadini dalle scorrerie della banda di Calvera (Eli Wallach). Assolda così sei compagni (Steve McQueen, Charles Bronson, Brad Dexter, Robert Vaughn, James Coburn e il giovane Horst Buchholz) per difendere il villaggio.

I sette si installano a Ixcatlan e, quando arriva Calvera con i suoi bandidos, lo mettono in fuga. Il villaggio festeggia l'avvenimento, ma ben presto tra i peones si manifesta un sentimento di disagio per la presenza dei pistoleri. Appurato che i contadini sono troppo poveri per poterli pagare, i sette decidono di lasciare il villaggio ma, una volta messisi in marcia, Calvera torna ad attaccare i contadini.

A questo punto i sette prendono il compito loro assegnato come una questione d’onore e tornano indietro a difendere il villaggio. Riusciranno nel loro intento, anche se a caro prezzo, perché quattro di essi moriranno. Dei tre superstiti, due riprenderanno il loro cammino (Brynner e McQueen), e il più giovane di loro, Chico (Buchholz), mezzosangue messicano, rimarrà nel villaggio per amore di una ragazza lì conosciuta.


I pirati di Silicon Valley, film del 1999 di Martyn Burke (produttore e sceneggiatore, anche di La seconda guerra civile americana di Joe Dante) con Anthony Michael Hall, Noah Wyle e Joey Slotnick.

I pirati di Silicon Valley è la cronaca romanzata di come i giovanissimi Jobs e Gates, nella metà degli anni Settanta, arriveranno a realizzare il sogno del pc in una corsa che culminerà nel 1984 con l'introduzione del popolare Apple Macintosh e del seguente trionfo dei sistemi operativi della Microsoft sulla Apple. Il film di un'ora e mezza circa, tratto dal libro Fire in the Valley di Paul Freiberger e Michael Swaine, scritto e diretto da Martyn Burke, è interpretato da Noah Wyle (il dottor John Carter della popolare serie tv E.R.), nel ruolo di Jobs, cui davvero somiglia, e Anthony Micheal Hall, ex Brat Pack (The Breakfast Club), in quello di Gates. Il film viene narrato con una struttura flashback alternativamente da Steve Wozniak (Joey Slotnick), co-fondatore della Apple con Jobs, il vero genio dell'elettronica (Jobs è il genio del "packaging"), e Steve Ballmer (John Di Maggio), presidente della Microsoft: ha un andamento rapido, concitato, sempre velato di ironia.

Il film cerca di entrare nelle teste di Jobs e Gates, giovani con la convinzione di poter trasformare la società. Le inevitabili libertà drammatiche non sovvertono la verità. I pirati di Silicon Valley mostra infatti una serie di errori da miliardi di dollari compiuti da vari businessmen. E mostra altresì come alcune di queste "invenzioni" non fossero affatto tali: il sistema mouse "point and click" della Apple, venne in realtà copiato di sana pianta dalla Xerox. Nel film sembra che lo abbiamo rubato dice Steve Wozniak a cui è comunque piaciuto molto il film. In realtà quello del point and click fu un accordo in piena regola: la Xerox ricevette azioni Apple per l'utilizzo del loro sistema.

I segreti di Brokeback Mountain è un film del 2005 diretto da Ang Lee. È basato sul racconto omonimo di Annie Proulx, pubblicato in Italia nel 1999 con il titolo Gente del Wyoming (Baldini & Castoldi). Il film, di produzione statunitense, è uscito in Italia il 20 gennaio 2006.

L'edizione italiana è della Bibi.it, i dialoghi e la direzione del doppiaggio sono di Gianni Galassi.

Wyoming 1963. Sotto i cappelli due cowboy attendono davanti all'ufficio del rancher locale, Joe Aguirre, di salire sul Brokeback per la transumanza. Ennis Del Mar non ha famiglia, persa dietro una curva di una strada diritta, Jack Twist ne ha una da dimenticare in fondo alla campagna texana. Fuori dal mondo, in quel luogo sospeso che "rompe" con le convenzioni giù a valle, che "spezza" i tempi della cultura per seguire quelli di natura, i due giovani si avvicinano fino a toccarsi. Nella tenda, generosa alcova, il cameratismo si converte in passione, la realtà in epica amorosa.
I cowboy innamorati di Ang Lee nascono dalla penna di Annie Proulx che nel 1998 scrisse un racconto breve per il The New Yorker poi diventato un romanzo ad alta concentrazione, Gente del Wyoming. Quello stesso anno a Laramie, nel Wyoming, idealmente prossima alla montagna di Brokeback, muore, assassinato da due mandriani omofobi, Matthew Wayne Shepard, ventunenne omosessuale. Ennis e Jack hanno dunque origini letterarie ma padri reali e rurali che praticano la morale omofobica.
Sul Brokeback di celluloide il corpo del cowboy smette l'abito "istituzionale" del genere. A restare e a "segnare" i loro corpi nudi è soltanto il cappello come metonimico richiamo al tutto, alla tradizione già duramente colpita dai crepuscolari cowboy di Eastwood. Ma se Clint si limitava a "disarmare" i suoi cavalieri, Ang Lee va oltre disarcionandoli dal passato come dai tori nei rodei. Il passato della tradizione così virilmente cavalcata da John Wayne. A quella "maschera" Ennis e Jack cercano di rimanere disperatamente fedeli, fuggendosi lontano e aderendo, con dolore, al sistema della maggioranza omofoba. Ma ogni storia d'amore ha ostacoli da superare, miglia e paesaggi da consumare prima di ritrovare il suo luogo e il suo cuore. Ennis e Jack sono i nuovi pionieri del west, gli uomini sul confine da allargare e da annettere a quello più propriamente (?) hollywoodiano. Ennis e Jack sono le creature di un regista che superando il "tabù" baziniano ("l'amore si vive e non si rappresenta") ha messo in scena lo stato di grazia dell'amore.

I sette Samurai (Shichinin no Samurai, Giappone 1954), film diretto da Akira Kurosawa, interpretato, tra gli altri, da Toshirō Mifune e Takashi Shimura. Il film è considerato un vero jidaigeki, rimanendo allo stesso tempo nel genere dell'intrattenimento. Di fama mondiale, la pellicola è uno dei più grandi successi di Kurosawa, addirittura considerata da diverse organizzazioni il migliore film giapponese, nonché il primo prototipo del film d'azione.

Il film, ambientato nel Giappone del XVI secolo, racconta la storia di un pugno di disperati contadini di un villaggio in cerca di una difesa dalla prossima distruzione annunciata da parte di un gruppo di predoni affamati. L'anziano del villaggio suggerisce ai contadini di cercare aiuto tra i samurai senza signore. La ricerca si presenta subito come un'impresa ardua, nessun guerriero avrebbe offerto aiuto a dei poveri contadini che non avrebbero potuto ricompensare le loro gesta con gloria e denaro. Grazie alla forza della disperazione, i contadini convincono Kambei Shimada (Takashi Shimura) ad aiutarli. Kambei ritiene sia necessario assoldare altri sei samurai per la difesa del villaggio. Alla fine in realtà il gruppo sarà composto da sei samurai e da Kikuchiyo (Toshirō Mifune), un coraggioso contadino che finge di essere un potente guerriero. Tornati al villaggio, Kambei, leader del gruppo, prepara le difese.

I soliti ignoti è un film di Mario Monicelli del 1958. Fu nominato all'Oscar al miglior film straniero.

Cinque ladruncoli della periferia romana pianificano un colpo ai danni di una agenzia del Monte dei pegni. Inesperti, si rivolgono a Dante Cruciani (Totò), un criminale incallito in libertà vigilata, che li istruisce nell'arte dello scassinare le casseforti. La preparazione del colpo va avanti tra diverse peripezie e ripensamenti sino alla sua conclusione comica e fallimentare.

I Tenenbaum è un film del 2001, diretto dal regista Wes Anderson.

New York, Anni '70.
Royal Tenenbaum (Gene Hackman) e la moglie Etheline (Anjelica Huston), hanno tre figli piccoli, Chas, Margot e Richie, dotati di un grandissimo talento. Il primo a 12 anni è già un genio della finanza, la seconda è una talentuosa scrittrice e il terzo un campioncino di tennis.

Ma il tempo passa e le cose cambiano: a causa delle continue scappatelle di Royal, i genitori si separano, i tre ragazzi crescono e il loro talento svanisce. Chas (Ben Stiller), vedovo con due figli, è ossessionato dai pericoli; Margot (Gwyneth Paltrow), sposata ad un noioso accademico (Bill Murray), non scrive più e si perde in un malinconico declino; Richie (Luke Wilson) sembra badare solo al suo falco addestrato.

Ma un giorno, dopo molti anni di assenza, Royal si ripresenta alla famiglia per cercare di salvare quel che può essere ancora salvato...

Il cacciatore di aquiloni (seconda parte)è il primo romanzo dello scrittore americano di origine afghana Khaled Hosseini, pubblicato in Italia dalle Edizioni Piemme nel 2004. Il titolo originale dell'opera è The Kite Runner; la traduzione in italiano è opera di Isabella Vaj.Amir è un ragazzo afghano di etnia Pashtun che abita a Kabul (orfano della madre) assieme al padre Baba, il servo Ali e Hassan, figlio del servo, quest'ultimi di etnia Hazara. I due figli crescono assieme nella città di Kabul e la loro più grande attesa è per l'evento del quartiere: la caccia agli aquiloni. Lo scopo del gioco è tagliare, per mezzo di un aquilone, il filo degli altri cervi volanti. Chi taglia il penultimo aquilone rimasto in aria e lo recupera ha vinto la competizione. Alla vittoria di Amir, Baba si rende fiero, per la prima volta, di suo figlio...


Il corvo 2 (The Crow: City of Angels) è un film del 1996 diretto da Tim Pope.

È il seguito del film Il corvo.

In una Los Angeles ormai degradata a causa della droga, il giovane riparatore di motociclette Ashe (Vincent Perez) viene ucciso insieme al suo figlioletto Danny (Eric Acosta) dal capo dei criminali Judah (Richard Brooks) e dai suoi scagnozzi. Come nel primo film, un corvo riporta in vita Ashe il quale, grazie a Sarah (Mia Kirshner), con cui ha un forte legame psichico, ucciderà tutti i suoi assassini vendicando così la sua morte e quella del figlio.

Il corvo 3 - Salvation è un film del 2000, diretto da Bharat Nalluri. Nelle sale cinematografiche italiane dal 1 giugno 2001. La storia è ispirata ad un fumetto di James O'Barr intitolato Il corvo, da cui erano già stati ispirati due film precedenti a questo.

Un ragazzo tranquillo di nome Alex Corvis (Eric Mabius) è condannato a morte e giustiziato senza colpa, per l'omicidio della sua ragazza. Viene così riportato in vita da un corvo. Una volta risorto, il suo obiettivo è sconfiggere le ingiustizie e trovare i veri assassini della sua amata che si rivelano essere un gruppo di poliziotti corrotti che gestisce attività illecite come locali di spogliarelli.Alex Corvis viene accusato di aver ucciso la sua ragazza con 53 pugnalate ma lui ricorda che il vero assassino aveva una cicatrice e che per incastarlo aveva infilato il coltello nella auto del povero Alex. Una volta morto sulla sedia elettrica viene riportato in vita da un corvo che gli dona poteri soprannaturali quali invulnerabilità, agilità superumana e una grande forza. Dopo aver ucciso i veri assassini della ragazza ritorna nell'aldilà dove potrà stare con lei per sempre.

Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba, più brevemente conosciuto come Il dottor Stranamore, è un film del 1964 girato come una commedia nera da Stanley Kubrick; il soggetto è liberamente tratto dal romanzo Allarme rosso (Red Alert, 1958) di Peter George. L'attore principale è Peter Sellers che interpreta ben tre personaggi, tra cui il Dottor Stranamore.

Un psicopatico generale d'aviazione USA, deciso a salvare il mondo dal complotto comunista, è pronto ad attaccare l'Unione Sovietica con armi nucleari. Uno dei pochi capolavori di satira politica nella storia del cinema che riflette gli incubi apocalittici dei primi anni '60. Il più forsennato e meno controllato film di Kubrick con Peter Sellers in 3 ruoli al culmine del suo istrionismo. Non vinse nemmeno uno dei 4 Oscar cui era candidato. Dal romanzo Red Alert di Peter George che lo sceneggiò con Terry Southern e il regista.

Il falsario:Berlino 1936. Sorowitsch è il re dei falsificatori ed è ebreo. La sua vita cambia quando viene portato a Mauthausen e da lì trasferito, per la sua competenza, in un campo privilegiato insieme ad altri tecnici della falsificazione. Dovranno produrre valuta pregiata falsa per sostenere le casse ormai vuote del Reich. Sorowitsch inizialmente non si pone problemi: ha trovato il modo di sopravvivere e di esercitare la propria 'arte'. Progressivamente uno dei suoi privilegiati compagni di prigionia lo pone dinanzi al dilemma: continuare a falsificare denaro favorendo il nazismo o boicottare l'operazione mettendo a repentaglio le proprie vite?
"Era un ebreo ma è morto da uomo" dice a un certo punto del film un nazista. In questa frase si racchiude parte del senso del film. Dinanzi ai nazisti che non li ritengono esseri umani gli ebrei possono scegliere tra la dignità e il servilismo. Il rapporto tra Sorowitsch e il comandante del campo Herzog offre spazio per la riflessione sul regime in caduta libera. Herzog, che è stato comunista, ora indossa una divisa nazista ma non ha più alcuna ideologia. Il suo obiettivo è analogo a quello delle sue vittime: salvarsi.

Il giardino delle vergini suicide è un film del 1999 diretto dalla regista Sofia Coppola, con Kirsten Dunst e A.J. Cook. Il film, tratto dal romanzo Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides, è il primo capitolo della Trilogia sulla giovinezza inquieta.

Basato su una storia vera accaduta nel 1974 in una periferia di Detroit (Michigan), a Grosse Pointe, in un' America borghese che sta uscendo dalla vecchia cultura, rigidamente religiosa, per entrare nell'età moderna, manifestando i freni socio-culturali che ancora la legano a un perbenismo di facciata. Un vicinato che vede ma non interviene di fronte ad una famiglia ostaggio di una madre bigotta che controlla 5 bellissime figlie bionde tra i 13 e 17 anni nel pieno della loro adolescenza. Il loro segreto, malcelato nella vita sociale, sono le catene invisibili di una madre bigotta e un dolore sopportato in silenzio e mai gridato in tutto il film.

Il labirinto del fauno è un film fantasy del 2006 diretto da Guillermo del Toro; è conosciuto anche con il nome Il labirinto di Pan.

Il film è ambientato in Spagna nel 1944 come appare fin dalle prime immagini. Francisco Franco ha vinto la guerra civile e rimangono pochi ribelli da sconfiggere nei boschi. Durante il film un ribelle legge della notizia dello sbarco in Normandia, avvenuto appunto nel 1944.

È stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2006.

Nel 2007 si è aggiudicato tre Premi Oscar: miglior fotografia (Guillermo Navarro), miglior scenografia (Eugenio Caballero e Pilar Revuelta) e miglior trucco (David Martí e Montse Ribé).

Spagna 1944. L'esercito franchista sta piegando le ultime frange di resistenza alla "normalizzazione" del paese, ormai quasi totalmente sotto il controllo di Franco. Carmen, una giovane vedova, ha sposato Vidal, un capitano dell'esercito, e lo raggiunge assieme alla figlia dodicenne Ofelia. La bambina soffre per la presenza dell'arrogante patrigno e cerca di aiutare la madre che sta affrontando una gravidanza difficile. Il suo rifugio è costituito dal mondo delle fiabe che si materializza con la presenza di un fauno che le rivela la sua vera identità. Lei è la principessa di un regno sotterraneo. Per raggiungerlo dovrà superare tre prove pericolose.

Il miglio verde è un film diretto dal regista Frank Darabont, tratto dal romanzo omonimo di Stephen King.

Paul Edgecombe, all'età di 108 anni, è travolto dai ricordi della sua vita passata mentre risiede in una casa di riposo. Racconta a una sua amica la sua storia di quando era una guardia carceraria nel braccio della morte del penitenziario di Cold Mountain e di quando la sua vita fu sconvolta in seguito all'arrivo di un nuovo prigioniero di nome John Coffey, un uomo di colore condannato alla sedia elettrica con l'accusa di aver ucciso due bambine. Ben presto Paul Edgecombe e il resto delle guardie del braccio scoprirono che l'uomo nascondeva un incredibile segreto, un potere non comune per gli assassini.

Il mondo secondo Garp:è la storia del giovane Garp, aspirante scrittore alle prese con problemi edipici con la sua irruente mamma, accanita femminista, che, ai suoi tempi, “violentò” un pilota (il papà di Garp) e allevò il figlio a modo suo. Tratto da un complicato romanzo (1978) di John Irving ed esordio al cinema di G. Close (e sua prima nomination all'Oscar) ripescato solo dopo i successi della diva (e di R. Williams) è un film che non manca di annotazioni acute, ma nel passaggio qualcosa di importante s'è perso.


Il pianeta selvaggio è un film d'animazione del 1973 diretto da René Laloux e prodotto tra gli altri da Roger Corman. È noto soprattutto per le immagini surreali tra ambientazioni e creature.

Il pianeta Ygam è abitato dai giganteschi Draag, una popolazione aliena molto progredita tecnologicamente e spiritualmente. Accanto a loro vivono gli Oms (praticamente gli esseri umani), una razza importata da un pianeta lontano e che viene trattata alla stregua di animali. I Draag adorano gli Oms domestici, quasi ogni loro bambino ne ha uno, ma temono e cacciano spietatamente quelli selvatici, che considerano pericolosi.
Il film narra la storia di Terr, che dopo l'uccisione accidentale della madre viene raccolto e curato amorevolmente da Tiwa, figlia di uno dei Draag più influenti. Per una fortuita casualità, durante la sua vita con Tiwa, Terr apprende le conoscenze dei Draag che porta con sè quando decide di fuggire. Unitosi agli Oms selvatici, dividerà con loro le sue conoscenze, guidandoli nella battaglia contri i Draag...

Il postino è un film diretto dal regista Michael Radford.

Il film, tratto dal romanzo Ardiente Paciencia di Antonio Skármeta, narra della grande amicizia che si instaura tra il poeta cileno Pablo Neruda (durante il suo esilio a Salina) e Mario Ruoppolo, postino, un uomo semplice che imparerà ad amare la poesia. È considerato il film-testamento di Massimo Troisi, scomparso solo 24 ore dopo la fine delle riprese. È la storia di un uomo solo, che riesce a imparare ad amare: ad amare la poesia, ad amare la vita, ad "amare l'amore" definito una malattia dalla quale non si vuole essere curati. La colonna sonora, di Bacalov, nel 1996 vince l'Oscar come migliore colonna sonora drammatica. Troisi riesce a dare voce e anima al postino Mario, facendogli creare metafore, parola che prima lo spaventava al solo suono, e arrivando a dare consigli a Neruda come quando definisce "tristi" le reti dei pescatori.


Il ragazzo dal kimono d'oro è un film drammatico del 1987 sulle arti marziali diretto da Fabrizio De Angelis (alias Larry Ludman) e interpretato da Kim Rossi Stuart.

Anthony Scott (Kim Rossi Stuart) è un 16enne che raggiunge Manila (Filippine) per rivedere il padre Paul (Jared Martin). Laggiù conosce Maria (Jannelle Barretto), la cui famiglia, come tante altre, è intimorita dalla banda di Quino (Enrico Torralba), un lottatore di arti marziali che da 5 anni è campione imbattuto dei tornei di Karate. Anthony si accorge della bravura di Quino ma non sa che è anche permaloso, per cui i due arrivano presto allo scontro ed Anthony ci lascia quasi la pelle.
A salvarlo e curargli le ferite è il maestro Kimura (Ken Watanabe), un eremita che vive nella foresta da quando si è reso conto che i suoi insegnamenti vengono usati, da allievi come Quino, per fare del male alla gente, invece che esercitati nelle competizioni sportive come un'arte della mente e del corpo. Kimura dice ad Anthony che gli insegnerà il Karate per volere degli dei, in modo da permettergli di affrontare Quino per la seconda volta e vincere. La mossa più importante che Kimura gli insegna è il "colpo del drago".
Una volta tornato dalla sua famiglia, Anthony è dunque pronto per affrontare Quino in un torneo e vendicarsi.

Il ragazzo dal Kimono d'oro 2 :dopo aver fatto sue le arti marziali in Oriente, Anthony torna negli Stati Uniti per fronteggiare lo strapotere della banda di Dick: i Tigers. Prima cerca di evitare lo scontro, ma il perfido Dick lo stringe: occorre dargli una lezione.

Il regno del fuoco è un film del 2002 diretto dal regista Rob Bowman ed interpretato da Christian Bale come protagonista (anche protagonista di film come Velvet Goldmine ed American Psycho). Il film è stato un successo in Gran Bretagna.

Tratta, in chiave fantastica, la storia della terra (ai giorni nostri) che subisce il risveglio degli epici draghi che tutto riducono in cenere e dotati di grossa ferocia a cui si attribuisce la scomparsa dei dinosauri, l'avvento delle glaciazioni ed altri cataclismi successi nella storia della terra.

Nella Londra odierna, il dodicenne Quinn risveglia, inavvertitamente, un'enorme belva sputafuoco dal suo sonno secolare mentre esplora il cantiere in cui lavora la madre. Vent'anni dopo, la maggior parte del mondo è controllata da questa belva terrificante e dalla sua discendenza. Quinn, che nel frattempo è diventato capo dei vigili del fuoco, ha il compito di contenere la minaccia dei draghi e di proteggere una piccola comunità che vive di stenti. Improvvisamente, nella comunità irrompe un americano, Van Zan, che sostiene di sapere come uccidere le belve e salvare l'umanità.


Il silenzio dei prosciutti è un film del 1994 scritto, diretto ed interpretato da Ezio Greggio.

Il titolo in italiano è la traduzione letterale di quello originale in inglese The Silence of the Hams, un gioco di parole che si richiama a The Silence of the Lambs, letteralmente "il silenzio degli agnelli", titolo originale del film distribuito in Italia come Il silenzio degli innocenti, di cui è in parte una parodia.

L'agente dell'FBI Jo Dee Fostar (Billy Zane) è impegnato a dare la caccia ad un pericoloso serial killer, che ha ucciso più di 120 uomini in una settimana. Colui che lo aiuterà a scovare il maniaco omicida è il Dottor Animal Cannibal Pizza, un criminale psicopatico rinchiuso nel Manicomio di Hollywood. La fidanzata di Jo Dee Fostar ruba 400.000 dollari al suo datore di lavoro e si nasconde in un albergo di periferia, gestito da Antonio Motel (Ezio Greggio). Lì troverà la morte, sotto la doccia, per mano di un'anziana signora. L'FBI, non sapendo che pesci prendere, arresta persone a caso, tra cui, alcuni personaggi pubblici. La sorella di Jane, Lily (Joanna Pacula), per trovare la sorella contatta Jo, il quale torna dal Dr. Animal Cannibal Pizza, che, in cambio della concessione ad aprire una pizzeria, rivela il nome del presunto assassino. Jo e Lily trovano il motel e lì c'è una serie di colpi di scena: Antonio si rivela essere in realtà sua madre ed anche Jo rivela un'identità nascosta.



Io, Robot (I, Robot) è un film di fantascienza diretto da Alex Proyas.

Il titolo del film prodotto dalla 20th Century Fox è ispirato all'antologia Io, Robot dello scrittore di fantascienza, Isaac Asimov, dove compaiono le Tre leggi della robotica, che nel film regolano il rapporto tra uomini e robot. Ma ogni altro aspetto della concezione robotica di Asimov è stato liberamente reinterpretato, come si può leggere nella citazione su riportata: nei romanzi e racconti di Asimov sui robot, infatti, le tre leggi non sono mai violate.Corre l'anno 2035, e i robot sono diventati ormai un normale articolo domestico. L'unico a vederci qualcosa di strano è il detective Spooner che seguendo delle ricerche scopre nei robot una minaccia per la razza umana.



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Jackass: The Movie , diretto da Jeff Tremaine, uscì nei cinema il 25 ottobre 2002, con il sottotitolo "Non provate a farlo a casa". È una continuazione più pericolosa degli stunt e degli scherzi eseguiti dai personaggi nella serie TV di MTV Jackass.
Il film fu prodotto da MTV films e distribuito da Paramount Pictures.
Al film ha preso parte tutto il cast di Jackass, oltre a altri personaggi apparsi frequentemente in Jackass come Phil Margera, April Margera e Manny Puig.
Piccoli camei sono stati fatti dall'attore Rip Taylor, il cantante Henry Rollins, il boxeur Butterbean e gli skater Tony Hawk e Mat Hoffman.

Jackass 2.5:Nella serie tv (e nei film) una banda di stuntman professionisti, tra cui Johnny Knoxville, Bam Margher, Steve-O e il nano Jason Acuna si sfidano a farsi più male cercando di sopravvivere in situazioni potenzialmente mortali (in quella che possiamo definire soltanto come una lunga serie di tentati suicidi). Come potete vedere nella foto, questi simpatici masochisti si fanno male per davvero e durante le riprese sono riusciti tutti (chi più seriamente, chi meno) a rompersi o tagliarsi qualcosa, finendo spesso all'ospedale. Il bello è che ora, pur malconci, sono milionari...

Johnny Stecchino è un film del 1991 diretto e interpretato da Roberto Benigni.

In questo film sono evidenti molti omaggi a Totò e ai Fratelli Marx. Il film ebbe un buon successo al botteghino, ma la critica lo accolse tiepidamente.

Dante, autista di uno scuolabus per bambini down, non sa di essere sosia di Johnny Stecchino, mafioso siculo pentito barricato in casa per paura di essere ucciso. Dante conosce Maria, la donna di Stecchino, s'innamora e, convinto di essere ricambiato, la segue in Sicilia dove rischia di essere eliminato. I difetti di questo 4° film di Benigni regista sono tanti, ma è una commedia degli equivoci – scritta dallo stesso Benigni con Cerami soprattutto per far ridere – di una buffoneria irresistibile e una storia d'amore tenera e candida che non cade mai nel sentimentalismo.

John Rambo è un film d'azione drammatico del 2008 co-scritto, co-prodotto, diretto e interpretato da Sylvester Stallone. Costituisce il quarto capitolo della saga di Rambo, iniziata 26 anni prima, nel 1982.

Negli USA il film è uscito nelle sale il 25 gennaio 2008, [1] in quelle Italiane il 22 febbraio 2008.

John J. Rambo si è ritirato nella Thailandia settentrionale, dove lavora su un battello sul fiume Salween, al confine con la Birmania. Nel paese asiatico vi è un atroce conflitto, uno dei più longevi della storia, tra il regime militare Birmano e i Karen, un gruppo etnico locale. Rambo ha abbandonato da molto tempo i combattimenti, limitandosi a osservare questa regione straziata dalla guerra. Tutto cambia quando un gruppo di missionari cerca la "guida americana del fiume". Due di loro, Sarah Miller e Michael Burnett, avvicinano Rambo e gli spiegano che i militari birmani hanno riempito di mine i sentieri rendendo troppo pericoloso viaggiare via terra. Così gli chiedono di guidarli nel fiume Salween e di lasciarli alla loro meta, in modo da poter fornire scorte di medicinali, cibo e bibbie alla popolazione...

John Titor (Voyager-seconda parte)è un sedicente crononauta che si è fatto conoscere pubblicamente attraverso alcuni forum di Internet ad accesso libero.

Il suo primo post, con nickname TimeTravel_0, è del 2 novembre 2000 sul forum del sito web del Time Travel Institute[1], che, diversamente da quanto suggerisce il nome, è un semplice gruppo di appassionati sulla tematica del viaggio nel tempo e non un istituto di ricerca scientifica sul viaggio nel tempo. Il suo ultimo post, dopo aver annunciato il rientro nel proprio tempo, è invece del 24 marzo 2001.

Ciò che ha reso popolare John Titor a livello internazionale attraverso il tamtam di Internet, tanto da attirare l'attenzione dei media tradizionali, a partire dal 2004 anche italiani (come le riviste Nexus - New times e Focus e il programma televisivo Voyager - Ai confini della conoscenza), sono state le sue dichiarazioni su come è possibile realizzare il viaggio nel tempo e soprattutto sui futuri avvenimenti mondiali in quanto crononauta proveniente dal futuro. A prescindere infatti dalla veridicità o falsità di quanto affermato dall'utente di Internet presentatosi come John Titor, il suo passaggio su Internet ha alimentato molte discussioni su di lui e sul futuro dell'umanità.


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Jurassic Park II-Il mondo perduto-è un film del 1997, diretto da Steven Spielberg, seguito di Jurassic Park. Il mondo perduto - Jurassic Park è il secondo di un franchise iniziato con Jurassic Park e seguito da Jurassic Park III (2001) e Jurassic Park IV, attualmente in fase di preproduzione. Tratto dal romanzo Il mondo perduto di Michael Crichton, il film ha riscosso un notevole successo, con un incasso, a livello mondiale, di 614.300.000 di dollari, che lo rende tra i 40 maggiori incassi di tutti i tempi.

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